Il progetto Yumi

“Yumi, mi piacerebbe una birra”

Ideato anni prima da una fantasia di un imprenditore nasce oggi il progetto Yumi. Parliamo di un robot collaborativo antropomorfo, COBOT , che rappresenta un nuovo livello di interazione tra umani e macchine. Non parliamo di un semplice robot, ma di un robot agile e preciso, delicato quanto una mano umana, che lavora vicino a noi in totale sicurezza.

Ma cos’è un robot antropomorfo?

È un sistema controllato in modalità automatica, multiattivo, versatile e programmabile. Un sistema robotico ha 3 componenti principali: una parte meccanica, una parte elettrica e una parte informatica, ovvero la programmazione di un software.

Ma passiamo invece al protagonista di questo progetto, ovvero Yumi. Come dice il nome, “ YOU & ME ”, ovvero collaborazione e interazioni con l’uomo. Con uno scheletro in magnesio leggero ma rigido, rivestito da un involucro di plastica, con morbide imbottiture per attutire eventuali colpi; Yumi è un robot compatto, con dimensioni e movimenti simili all’uomo. Parliamo di un robot di nuova generazione realizzato da ABB, dotato di braccia e pensato per una nuova era dell’automazione. Questo piccolo robottino può spaziare in mille attività diverse, dall’assemblaggio di telefoni e orologi, fino a diventare il “ barista del futuro ”.

In occasione dell’evento del 10 settembre 2022, il titolare Zaccherini Andrea ha concretizzato questa idea potendola mostrare al pubblico, suscitando molta curiosità tra i partecipanti dell’Happy Day . All’evento si potevano trovare anche altri robot interattivi, come il GoFa , che regalava ai presenti una pallina colorata.

I robot sono stati interfacciati con Arduin o e Alexa che, grazie ai comandi vocali, può far eseguire a Yumi e al GoFa azioni e movimenti. Il progetto è stato iniziato con gli stagisti dell’ITIS di Imola e poi portato avanti dai collaboratori all’interno dell’azienda.

Dopo il successo suscitato all’Open Day qualcuno ha iniziato a mostrare interesse chiedendo di poter portare il “ barman ” Yumi ad altri eventi.

Il primo è stato in occasione di un evento di beneficenza a Bologna, “Diversamente Forti”, dove abbiamo partecipato come ospiti in qualità di sponsor, dando la possibilità di gustare fresche e dissetanti birre servite direttamente dal nostro Yumi. Presenti all’evento alcuni vip, l’ex motociclista Marco Melandri, il comico Gene Gnocchi e Filippo Roma delle iene.

Infondendo ancora più interesse, viene richiesto Yumi ad altri eventi anche in location non totalmente accessibili per tutta l’attrezzatura necessaria per poter servire la birra. Viene valutata e studiata quindi un’alternativa al RoboSpritz. Giri una leva e lo spritz è servito con tanto di ghiaccio e fetta d’arancia. Dopo un’iniziale test a un altro evento a Bologna, viene migliorata la struttura di lavoro e viene portato in Slovenia su invito del direttore del casinò di Lipica, a cui era presente come vip l’ex calciatore della Lazio e del Bologna Beppe Signori.

                

Beppe Signori diventa quindi testimonial ufficiale del progetto Yumi dell’ADS Automation, avendo così la possibilità di poter presentare il progetto Robospritz anche all’estero, più precisamente a Bucarest in Romania, riuscendo così ad aumentare l’interesse per il progetto.

 

Grazie all’utilizzo della stampante 3D è stato possibile creare nuovi accessori, tra cui organi di presa e mani da installare su Yumi, per poter ampliare le operazioni da lui compiute. L’ultima applicazione del robot è stata nella preparazione del caffè tramite capsula.

 

 


Cosa ci riserverà il futuro?

Questo è un progetto in continuo sviluppo, lo scopo è quello di completare lo studio di questo robot collaborativo per poter creare un sistema più affidabile con la possibilità di essere gestito da chiunque, e in futuro anche poter ampliare il suo utilizzo in altri servizi. Lavorare fianco a fianco con i robot e interagire con loro nella vita quotidiana sembra ancora uno scenario fantascientifico. Questo settore invece diventa giorno dopo giorno sempre più una realtà e una certezza. L’automazione e la robotica diventano quindi i pilastri dell’industria e del futuro.